La centrale di allarme intrusione - Come scegliere quella più adatta alle nostre esigenze

La centrale di allarme intrusione - Come scegliere quella più adatta alle nostre esigenze

di Davide Marcomini

La centrale dell’impianto di allarme intrusione è il cuore dell’intero sistema, il motore, quella cioè che ne determina l’intero funzionamento, un pò il computer di bordo di un aereo se vogliamo. Scegliere quale installare è un operazione importantissima che tuttavia per un neofita risulta essere complessa al limite dell’impossibile.

Con questo articolo cercheremo di darti tutti gli elementi necessari al fine di scegliere consapevolmente il prodotto che fa per  te.

Quali aspetti devi prendere in considerazione?

Quello che chiunque dovrebbe fare, al fine di poter scegliere la centrale di allarme intrusione idonea per la sua abitazione o attività commerciale, è chiarire ciascuno degli aspetti che stiamo per vedere e con carta e penna alla mano mettere nero su bianco tutti questi appunti che andranno poi discussi con il tuo installatore.

  1. Numero di zone
  2. Suddivisione in aree – gruppi – partizioni
  3. Tecnologie di connessione
  4. Tipologie di allarmi controllabili
  5. Organi di comando
  6. Vettori di comunicazione
  7. Attuatori
  8. Comunicazione con altri sistemi

Numero di zone

Il numero di zone è il numero totale dei sensori o rilevatori che dovranno comporre l’impianto ai quali andranno sommate le eventuali zone tecniche ad esempio la manomissione della sirena o dell’inseritore esterno, tenendo ben presente che è auspicabile che ognuna di esse faccia capo ad una zona della centrale al fine di ridurre i costi in caso di guasto. Condizione invece tassativa nel caso di impianti wireless.
Naturalmente sarà opportuno tener conto di eventuali ampliamenti futuri al fine di evitare di dover sostituire l’apparecchiatura centrale.

Suddivisione in aree – gruppi – partizioni – programmi

Una volta stabilito il numero complessivo delle nostre zone, dovremo farci un idea della loro suddivisione in aree o gruppi o partizioni o programmi. A seconda del modello di centrale infatti sarà possibile attivare il nostro impianto in diverse modalità così da soggiornare all’interno escludendo automaticamente i rilevatori interni ad esempio, o tenere gli scuri (balconi) aperti per fare filtrare la luce del giorno con le finestre allarmate e così via.

Un area, gruppo, partizione o programma infatti è un insieme virtuale di zone che possono essere ad esso associate in fase di configurazione della centrale e restituisce all’utente la flessibilità di poter attivare a piacere il proprio impianto. Ogni centrale ha una logica predefinita che ne determina il numero massimo.

Tecnologie di connessione

Ogni dispositivo in campo, sia esso un rilevatore piuttosto che un organo di comando o un attuatore deve essere connesso alla centrale in maniera da poter dialogare con essa. Questo dialogo può avvenire in diverse modalità:

  • cablato
  • wireless
  • cablato su bus
  • cablato IP

Senza inoltrarci troppo nei tecnicismi di ciascuna modalità, dobbiamo aver ben presente come dovrà o potrà avvenire la connessione dei nostri dispositivi poichè una centrale wireless non potrà accettare collegamenti cablati a differenza di una cablata nella quale normalmente si possono integrare interfacce wireless (soluzione mista).

Tipologie di allarmi controllabili

Se si pensa ad una centrale di allarme, si pensa in linea di massima alla rilevazione degli allarmi intrusione ma è giusto sapere che le moderne centrali sono in grado di raccogliere e gestire anche i cosiddetti “allarmi tecnologici” che possono essere di rilevazione del fumo, dell’allagamento, di temperatura, di gas eccetera. È bene quindi spendere qualche minuto nella valutazione degli eventuali allarmi tecnologici che potrebbero migliorare la nostra sicurezza non solo dall’intrusione. 

Organi di comando

Gli organi di comando sono quei dispositivi che ci permettono non solo di attivare/disattivare/parzializzare il nostro impianto ma anche, nel caso delle tastiere, di monitorarne il corretto funzionamento e possono essere:

  • chiavi
  • telecomandi
  • tastiere
  • lettori biometrici
  • app
  • software

Ogni organo di comando ha per sua natura alcune prerogative funzionali che ne determinano la facilità o complessità di utilizzo. Sarà quindi cura dell’utente stabilire quale sia la miglior soluzione adottabile tenendo presente che le centrali professionali sono in grado di gestire tutti questi organi anche tramite integrazioni future.

Vettori di comunicazione

L’avvenuto allarme che deve necessariamente essere comunicato in loco tramite attuatori, deve anche essere comunicato verso l’esterno in modo particolare in tutti quei momenti in cui non ci troviamo fisicamente presso la nostra abitazione o presso la nostra attività. Per questa ragione dovremo aver ben chiaro in quale modalità ciascuno di questi allarmi ci dovrà essere comunicato.

  • vocale
  • sms
  • notifica push
  • email
  • formato digitale

Premesso che una centrale professionale di recente progettazione è in grado di assolvere a tutti questi compiti senza alcun ausilio esterno, dovremo avere ben chiaro come e con chi comunicare partendo dal presupposto che le centrali operative degli istituti di vigilanza privata ricevono comunicazioni in formato digitale, mentre le Forze dell’Ordine o sanitarie attualmente ricevono ancora unicamente in modalità vocale mentre per le comunicazione verso noi stessi e/o parenti e amici potremmo optare per comunicazioni più “smart” come SMS o push. Queste ultime tuttavia hanno un carattere di minor rilevanza essendo strettamente collegate ad una connessione internet.

Attuatori

Così come per i vettori di comunicazione, dovremo porre particolare attenzione agli attuatori o sirene che devono necessariamente allertare in loco l’avvenuto allarme. Anche gli attuatori come le comunicazioni sono in grado di distinguere gli allarmi intrusione da quelli tecnologici.

Comunicazione con altri sistemi

Perché accontentarci di sistemi separati quando possiamo fare in modo che essi dialoghino e interagiscono tra loro semplificandoci la vita?

Tutte le centrali professionali di recente progettazione possono interagire più o meno nativamente con sistemi di terze parti creando così un sistema sofisticato di sicurezza integrata con la domotica che tuttavia ci permette di assolvere anche funzioni molto semplici come ad esempio:

  • abbassare le tapparelle quando usciamo di casa
  • staccare la corrente in azienda quando inseriamo l’allarme
  • accendere le luci su base oraria
  • attivare il riscaldamento al nostro rientro

Tutte operazioni di semplice realizzo se al momento opportuno è stata scelta la centrale in grado di poterle assolvere.

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Davide Marcomini
MD sistemi

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