Antifurto fai da te, come butto i miei soldi!

Antifurto fai da te, come butto i miei soldi!

Lo frase pubblicitaria più emblematica mai letta forse è questa: “Antifurto professionale FAI DA TE


Ovviamente non ci è dato sapere per cosa stia “Professionale”, forse che chi lo vende fa questo di mestiere? Forse che è adatto a ladri “professionali”? Forse che per installarlo devi essere un fai da te professionista?


Di sicuro quello che non viene mai detto è che difficilmente è il materiale che si acquista a fare si che un impianto diventi “professionale” ma tutta una serie di conoscenze tecniche e procedure che vanno dall’analisi del rischio al sapere come si bilancia una linea, come funziona e sopratutto sapere cosa sia una linea bilanciata o un tamper o una linea 24 0re…

 Le attuali Norme impongono che per il raggiungimento di un certo livello di sicurezza (livelli che vanno da 1, il più basso, fino a 4, il più alto) si debbano installare determinate apparecchiature (anch’esse certificate in base alle norme di prodotto che vengono determinate in Gradi) e impongono anche come debbano essere installate, dal tipo di cavo alle giunzioni, fino alle batterie nulla può essere lasciato al caso perchè l’impianto possa essere definito sistema antintrusione livello x e possa essere rilasciata al cliente la dichiarazione di conformità in base al DM37/08 senza la quale il vostro non sarà nulla più che un impianto di avviso acustico che non potrà essere collegato alle Forze dell’ordine e in caso di furto non sarà tenuto in considerazione dalle compagnie assicuratrici.

Tuttavia la parte più importante consta nell’analisi dei rischi che il tecnico potrà fare seguendo il metodo tabellare indicato dalla norma o il metodo matematico che forniranno indicazioni precise sul tipo di protezioni da installare sulla base del livello di rischio a cui è sottoposto l’edifico tenuto conto della sua ubicazione geografica, del contesto cittadino, della sua altezza ecc. ma cosa spesso sottovalutata il tecnico conoscerà i metodi di frode utilizzati dai ladri per poter attuare le difese necessarie e sarà in grado di scegliere le tecnologie più efficaci. È un dato di fatto che non tutte le tecnologie siano equiparabili e in grado di rilevare in egual misura un intrusione o effrazione anche in base alle conoscenze “tecniche” e alle dotazioni “tecnologiche” del/degli eventuali intrusi.

A tale scopo abbiamo perfezionato un test rapido per la valutazione del rischio:

E’ verosimile che far fare l’impianto ad un professionista del settore costi parecchio di più di quanto vi verrebbe a costare facendolo installare da vostro cugino ma siete davvero sicuri che basti vedere cosa è stato montato al vicino di casa per riuscire nell’impresa di realizzare un impianto della stessa bontà e dalle stesse caratteristiche?

AI POSTERI l’ardua sentenza ma nel frattempo avrete buttato soldi (pochi) per l’acquisto dell’ottimo materiale su qualche sito di e-commerce, avrete impeganto le vostre giornate libere, sabati, domeniche, a studiare manuali incomprensibili dei quali avrete capito poco per ottenere in cambio un impianto del quale non sarete in grado di gestire i guasti, perchè ci saranno, o le anomalie tecniche e allora ormai stanchi, sfiniti di sentirlo suonare senza apparente motivo vi rivolgerete ad un professionista del settore, il quale, nella migliore delle ipotesi vi dirà di non conoscere quella marca e non potervi garantire l’adeguata assistenza.

Davide Marcomini – Installatore professionale di Sicurezza, fondatore Top Security Advisor, fondatore ed ex presidente Associazione RIFS

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